Investigazioni Bancarie Economiche Trust Patrimonio Occultati Italia Estero

Siamo specializzati nelle indagini patrimoniali, economiche, finanziarie e bancarie in Italia ed Estero, compresi paradisi fiscali e conti offshore.

L'agenzia Investigativa IDFOX SRL ha maturato un'esperienza internazionale ultra trentennale ed è collegata con 170 paesi al mondo, con oltre 400 corrispondenti. 

Le investigazioni commerciali, patrimoniali, finanziarie, economiche e bancarie, sono utili per il recupero dei crediti, solvibilità, eredità contese, rintraccio di eredi fino al sesto grado (Italia e Estero) e rintraccio di patrimoni occultati; svolgono altresì un ruole fondamentale nel rintraccio dei truffatori finanziari di BITCOIN.

Il  Regno Unito  a causa della Brexit  ( uscita dall'Unione europea) è diventato una ragnatela dei paesi offshore come Cayman, Bermuda, Isole Vergini  Britanniche, Gilbilterra ecc. ( per  occultare il flusso di capitali per fini illeciti)

Recentemente sono state sempre più le società di nuova costituzione "TRUFFALDINE" che propongono guadagni  vantaggiosi  per investimenti di Bitcoin, molte di queste sono situate  nel Regno Unito e paesi offshopre come Cayman, Bermuda, Isole Vergini  Britanniche, Gilbilterra ecc.   il nostro consiglio è di diffidare da queste società e affidarsi SOLO A ENTI  ISTITUZIONALI  in quanto trattasi di una " T R U F F A"

 

                                         Attenzione alle truffe bancarie: ecco come difendersi

 Le truffe bancarie stanno diventando una minaccia sempre più insistente per i consumatori. Vista la crescente digitalizzazione dei servizi finanziari, risulta fondamentale proteggere i propri diritti e i propri interessi. In primo luogo, a fini preventivi, è importante conoscere quali sono le truffe bancarie più diffuse. Tra le truffe più comuni troviamo il phishing, i messaggi o le mail false, malware, truffe di investimento e frodi con carte di credito.La prima cosa da tenere in considerazione per proteggere i dati bancari e quelli personali è evitare di condividere informazioni sensibili, quali password, numeri di conto, codici di sicurezza attraverso mail oppure telefonate non verificate. Inoltre, è bene utilizzare sempre password diverse e complesse per tutti gli account e per proteggere i dispositivi attraverso antivirus/antimalware.Un’ottima pratica al fine di difendersi dalle truffe è monitorare in maniera regolare i propri account bancari. Controlliamo settimanalmente, o mensilmente, i movimenti e le transazioni, al fine di individuare in maniera tempestiva attività sospette per riuscire a segnalarle subito alla banca. Le truffe bancarie telefoniche sono in aumento e stanno diventando sempre più sofisticate, dato che i criminali cercano modi nuovi e inventivi per ingannare le loro vittime a rivelare informazioni sensibili.Secondo una ricerca di Econmia, l'attività fraudolenta costa al Regno Unito 190 miliardi di sterline all'anno e le truffe bancarie telefoniche sono aumentate del 178% nell'ultimo anno.La ragione di questo massiccio aumento delle frodi bancarie telefoniche è che si tratta di un business così redditizio. Le perdite totali dovute a queste truffe sono arrivate a 236 milioni di sterline nel 2017, con 43.875 casi relativi a un totale di 42.837 vittime.

 

Conto corrente cointestato: si può pignorare e fino a che limite? Il conto può essere pignorato entro la soglia del 50% e il debitore, se l’altro cointestatario non si oppone, ha la possibilità di prelevare il resto. Come recuperare i tuoi soldi da conti e libretti postali dormienti.

     Chiama Agenzia investigava IDFOX Srl che tiu aiutIAMO noi a recupoerre i Tuoi risparmi.

                                                     Chiamaci per richiedere una consulenza gratuita oppure un preventivo

IDFOX  Srl  International Detectives Fox  ®  

Tel:  02.344223 (r.a.)  

Aut.Gov. n.9277/12B15E 

www.idfox.it mail: max@idfox.it 

Sede: Via Lugi Razza, 4;  20124; Milano 

 

Siamo specializzati in investigazioni legate a frodi, truffatori, promotori, agenti e vari soggetti che con raggiri pongono in essere condotte riconducibili a: irregolarità contabili, corruzione, concussione, appropriazione indebita, sottrazione di beni aziendali.

Individuare l’esistenza di un rapporto bancario fornisce al creditore un’informazione rilevante per poter così eventualmente procedere alle azioni finalizzate al pignoramento, capitalizzando l’azione di recupero crediti. I dati forniti vengono reperiti consultando fonti e/o banche dati pubbliche ed attraverso attività investigativa sul territorio, e vengono trattati nel pieno rispetto del D.L.vo 30 Giugno 2003, n. 196. 

 NEWS      NEWS       NEWS  

 Truffò Antonio Conte, il broker dei vip Bochicchio arrestato in Indonesia

Tra i nomi dei suoi clienti figurano pure il calciatore della Roma Stephan El Shaarawy, l’ex giocatore della Juventus Patrice Evra, Raffaele Trombetta, ambasciatore italiano nel Regno Unito, Marcello Lippi, ex ct della nazionale campione del mondo nel 2006, il figlio Davide e il noto architetto romano Achille Salvagni. Per la presunta truffa a Conte l’indagine è aperta alla Procura di Modena.

Massimo Bochicchio ai domiciliari: il broker accusato della maxi-truffa ad Antonio Conte e altri vip è rientrato in Italia ed è stato arrestato

 Il gip di Roma aveva revocato la misura del carcere convertendola in arresti domiciliari riconoscendo nel provvedimento la "serietà e fondatezza" della proposta restitutoria delle somme agli investitori. Negli anni, secondo l’impianto accusatorio, avrebbe "raccolto" attraverso due società da lui guidate a Londra "cospicui capitali". Intercettato affermava di aver movimentato addirittura "1 miliardo e 800 milioni"

il broker accusato di una maxitruffa ai danni di diversi vip, arrestato lo scorso 7 luglio a Giacarta, in Indonesia, è di nuovo su territorio italiano. Atterrato a Fiumicino da Doha, appena sbarcato a Roma, gli è stata notificata l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Il gip di Roma aveva revocato la misura del carcere convertendola in arresti domiciliari riconoscendo nel provvedimento la “serietà e fondatezza” della proposta restitutoria delle somme agli investitori. Il giorno dopo l’arresto il difensore del broker, l’avvocato Daniele Ripamonti, ha assicurato che “lo schema di restituzione è serio e in uno stadio molto avanzato, prevede la restituzione pressoché totale degli investimenti, in pieno accordo con l’autorità giudiziaria”. L’indagine per riciclaggio internazionale, a carico del broker, che avrebbe raccolto, stando agli atti, oltre 500 milioni di euro dal 2011 in avanti, è stata trasmessa nei primi giorni di luglio dai pm di Milano a quelli di piazzale Clodio per competenza territoriale.

Negli anni, secondo l’impianto accusatorio, Bochicchio avrebbe “raccolto attraverso le società Kidman Asset Management e Tiber Capital” da lui guidate a Londra “cospicui capitali”. Intercettato affermava di aver movimentato addirittura “1 miliardo e 800 milioni”. Soldi che avrebbe dirottato in investimenti tra “Singapore, Hong Kong ed Emirati Arabi Uniti, promettendo alti rendimenti”. E cercando di “occultare o ad ostacolare l’identificazione degli effettivi beneficiari delle somme”, investite con strumenti ad “alto rischio”. Prima di arrivare a Giacarta, tra l’altro, Bochicchio sarebbe passato nelle ultime settimane per Singapore e Hong Kong (non è chiaro se per cercare di recuperare soldi delle sue operazioni), ma la Guardia di finanza con la collaborazione dell’Interpol è riuscita a seguirne le tracce.

I domiciliari concessi a Bochicchio hanno scatenato chi ha denunciato il raggiro del manager e temono una nuova operazione “truffaldina”. “I miei assistiti si sono rivolti alla Procura di Roma confidando in una piena tutela dei propri diritti. Ci auguriamo che le dichiarazioni di intenti di Bochicchio, che gli hanno consentito il beneficio degli arresti domiciliari, siano valutate con estremo rigore dall’autorità giudiziaria per evitare una ulteriore, clamorosa, manovra truffaldina”, afferma l’avvocato Cesare Placanica, legale, tra gli altri, dell’ambasciatore d’Italia a Londra, Raffaele Trombetta, dell’ex allenatore dell’Inter Antonio Conte e del calciatore della Roma Stephan El Shaarawy. Le “vittime” di Bochicchio sono sul piede di guerra e temono che un nuovo “raggiro” questa volta “annovererebbe non solo, e per la seconda volta, chi aveva dato incondizionata fiducia al Bochicchio, ma anche i magistrati e gli operatori di polizia giudiziaria che da quasi un anno lavorano con fatica intorno a questo caso”.

Fonte Internet

 Polizza vita: può essere pignorata? Polizze assicurative, previdenziali e di risparmio o investimento: il caso delle polizze linked.

Inizialmente nate con lo scopo di tutelare la famiglia dal rischio di morte del componente economicamente più importante, oggi le polizze vita si sono evolute in veri e propri strumenti di investimento. Questo mutamento della natura, da previdenziale a speculativa, ha posto un dubbio: «La polizza vita può essere pignorata?».

Sulla questione si è già espressa la Cassazione con alcune sentenze che dimostrano un forte adeguamento ai tempi. Prima ancora di comprendere se la polizza vita può essere pignorata è necessario fare un passo indietro e vedere innanzitutto cosa sono le polizze vita, quali sono le tipologie e, soprattutto, cosa prevede il Codice civile in merito ai diritti dei creditori. 

* 1 Cosa sono le polizze vita?

* 2 Quanti tipi di polizze vita ci sono?

* 3 Cosa sono le polizze linked?

* 4 Vantaggi delle polizze vita

* 5 Le polizze vita sono pignorabili?

* 6 Come stabilire se la polizza vita è pignorabile?

Cosa sono le polizze vita?

L’assicurazione sulla vita (detta anche polizza vita) è il contratto con cui una parte (assicuratore), dietro il pagamento di un premio da parte di un soggetto (contraente-assicurato), si obbliga a pagare un capitale o una rendita ad un altro soggetto (beneficiario) al verificarsi di un evento attinente alla vita umana dell’assicurato.

In molti casi, nelle assicurazioni vita, sono contenute garanzie complementari che prevedono la copertura di altri rischi (ad esempio: invalidità, malattia, spese mediche, non autosufficienza).

Quanti tipi di polizze vita ci sono?

La tradizionale funzione dell’assicurazione sulla vita è di natura assicurativa: si tratta in questo caso di una garanzia per il rischio di morte di colui che porta a casa il reddito più alto. 

Le polizze vita però possono anche avere una natura previdenziale. In questo caso, la polizza serve per garantire a sé e/o alla propria famiglia una rendita o un capitale, assicurandosi in questo modo una pensione integrativa.

La polizza vita può infine avere una funzione di risparmio e di investimento: nel mercato assicurativo si sono gradualmente affermati tipi di prodotti nei quali è sempre più marcata la componente finanziaria. 

Cosa sono le polizze linked?

Come detto, alcune polizze vita sono vere e proprie forme di investimento. In questo caso, vengono dette polizze linked, vale a dire contratti di assicurazione le cui prestazioni principali sono direttamente collegate al valore di quote di organismi di investimento collettivo del risparmio o di fondi interni oppure a indici o ad altri valori di riferimento (ramo III).

Si tratta, in pratica, di prodotti che combinano la componente assicurativa con una sorta di valorizzazione del risultato economico nel tempo.

In questi contratti, dunque, la prestazione dell’assicurazione non è determinata al momento della conclusione del contratto, ma può variare nel tempo in base alle fluttuazioni di un bene oggetto di contrattazioni sul mercato finanziario.

Vantaggi delle polizze vita

I principali vantaggi della stipulazione di un contratto di assicurazione sulla vita, oltre a quelli di natura fiscale, derivano dal fatto che le somme dovute dall’assicuratore (capitale o rendita) al contraente o al beneficiario:

* non rientrano nell’asse ereditario: questo significa che il beneficiario della polizza può anche rinunciare all’eredità senza perdere il premio della polizza vita;

* sono impignorabili e insequestrabili salvo quando si commette un reato [1];

* in caso di fallimento del contraente o del beneficiario si ritengono escluse dallo spossessamento fallimentare. Il contratto di assicurazione può continuare con il fallito e il fallimento non scioglie il contratto. 

Le polizze vita sono pignorabili?

Vediamo ora se la polizza vita può essere pignorata. L’articolo 1923 del Codice civile stabilisce quanto segue: «Le somme dovute dall’assicuratore, in relazione ad una assicurazione sulla vita, al contraente o al beneficiario non possono essere sottoposte ad azione esecutiva o cautelare».

Questa norma farebbe quindi pensare che, in generale, tutte le polizze vita sono impignorabili. Ma non è così. I giudici infatti ritengono che le polizze linked, attesa la loro particolarità rispetto ai tradizionali contratti di assicurazione sulla vita, siano invece pignorabili. 

Secondo la Cassazione, se la polizza vita, in concreto, non ha natura previdenziale ma scopo speculativo, può essere soggetta a pignoramento e a sequestro sia preventivo [2] che conservativo [3]. Si tratterebbe infatti di una forma di investimento finanziario, non meritevole delle garanzie riservate dal citato articolo 1923 del Codice civile alle altre polizze vita tradizionali.

Come stabilire se la polizza vita è pignorabile?

A questo punto, per stabilire se la polizza vita è pignorabile, bisogna individuare con precisione la sua natura e comprendere se è previdenziale o speculativa. Solo in questo secondo caso, come detto, essa sarebbe sequestrabile e pignorabile. 

Secondo alcuni giudici, gli elementi che dovrebbero portare il risparmiatore a ritenere di avere tra le mani un prodotto non previdenziale sono la possibilità di richiedere in qualsiasi momento il riscatto, la corresponsione del premio in unica soluzione, anziché con versamenti frazionati nel tempo, la durata fissa del contratto, la redditività determinata esclusivamente dal rendimento finanziario del valore di riferimento [4].

Si segnala, a riguardo, una pronuncia della Cassazione del 2017 [5] a norma della quale può essere sequestrabile la somma riscattata di una polizza sulla vita se contratta per finalità finanziarie e non previdenziali. In particolare, la Corte sostiene che: «Le somme derivanti dal riscatto di una polizza assicurativa sulla vita sono assoggettabili a sequestro conservativo se, considerate le concrete pattuizioni contrattuali, la polizza presenta natura e finalità non previdenziali, ma di strumento finanziario».

Anche la giurisprudenza di primo e secondo grado ha ormai sposato questo indirizzo. Secondo il tribunale di Brescia [6]: «I crediti derivanti da polizze assicurative miste quali le c.d. polizze unit linked non sono assoggettabili ad azioni esecutive, nella fase di accumulo del montante. In un contratto di assicurazione sulla vita c.d. multiramo, caratterizzato dalla combinazione di tre prodotti, il prodotto finanziario-assicurativo di tipo unit-linked , caratterizzato dal fatto che il rendimento dipende dall’andamento dell’investimento sottostante in quote OICR o fondi interni, rientra a pieno titolo nella nozione di contratto assicurativo sulla vita, anche alla luce delle norme europee (Reg. n. 1286/2014 e Direttiva 2016/97 ) e, pertanto, non può essere sottoposto ad esecuzione (nel caso di specie, il Tribunale ha accolto l’opposizione alla procedura esecutiva presso terzi, relativamente al pignoramento di crediti derivanti dalla sottoscrizione di polizze unit-linked)».

[1] Cass. pen. 6 maggio 2014 n. 18736, Cass. pen. 29 luglio 2013 n. 32809.

[2] Cass. pen. 8 aprile 2014 n. 18736

[3] Cass. pen. 13 maggio 2014 n. 43503

[4] Trib. Parma 10 agosto 2010.

[5] Cass. pen. , sez. VI , 12/09/2017 , n. 47012.

[6] Trib. Brescia, sent. del 13.06.2018.

 

SEQUESTRO CONSERVATIVO DI CONTI BANCARI: IL CASO DELL'UNIONE EUROPEA

 

E' ancora diffusa la convinzione che - nel caso di controversie transfrontaliere o per sfuggire ai creditori - sia sufficiente trasferire i fondi su un conto all'estero.

Non  è così: nel caso di conti accesi nell'ambito dell'Unione Europea, è in vigore dal 17.01.2017 il Regolamento UE n. 655/2014, che consente al creditore di "bloccare", in via cautelare, i fondi sui conti correnti in ambito UE in attesa della decisione sul merito.

Nuova Disposizione: Regolamento (UE) n. 655/2014 istituisce una procedura per l’ordinanza europea di sequestro conservativo su conti bancari al fine di facilitare il recupero transfrontaliero dei crediti in materia civile e commerciale

Osservazioni:

Il regolamento istituisce una procedura dell’Unione che consente a un creditore di ottenere un’ordinanza europea di sequestro conservativo su conti bancari per le somme detenute - dal debitore o in suo nome - in un conto bancario tenuto in uno Stato membro.

L'ordinanza è valida fino a concorrenza dell’importo specificato ed è finalizzata a impedire che, con il trasferimento o il prelievo, il debitore comprometta la successiva esecuzione del creditore.

Si tratta di una misura cautelare che permette di "congelare" la situazione fino a che, nei casi transnazionali, vi sia una decisione sul merito.

Di seguito i primi articoli che definiscono oggetto, ambito di applicazione e definizione dei casi transnazionali, seguiti dal link al testo completo del regolamento.

Testo della nuova disposizione:

REGOLAMENTO (UE) N. 655/2014

Istituisce una procedura per l’ordinanza europea di sequestro conservativo su conti bancari al fine di facilitare il recupero transfrontaliero dei crediti in materia civile e commerciale

Vigente al: 09-03-2018

Articolo 1 - Oggetto

1. Il presente regolamento istituisce una procedura dell’Unione che consente a un creditore di ottenere un’ordinanza europea di sequestro conservativo su conti bancari («ordinanza di sequestro conservativo» o «ordinanza») che impedisca di compromettere la successiva esecuzione del credito vantato dal creditore con il trasferimento o il prelievo, fino a concorrenza dell’importo specificato nell’ordinanza, di somme detenute dal debitore o in suo nome in un conto bancario tenuto in uno Stato membro.

2. Dell’ordinanza di sequestro conservativo può avvalersi il creditore in alternativa ai provvedimenti di sequestro conservativo previsti dal diritto nazionale.

Articolo 2 - Ambito di applicazione

1. Il presente regolamento si applica ai crediti pecuniari in materia civile e commerciale nei casi transnazionali quali definiti all’articolo 3, indipendentemente dalla natura dell’autorità giudiziaria interessata. Esso non concerne, in particolare, la materia fiscale, doganale o amministrativa, né la responsabilità dello Stato per atti ed omissioni nell’esercizio di pubblici poteri («acta iure imperii»).

2. Sono esclusi dall’ambito di applicazione del presente regolamento:

a) i diritti patrimoniali derivanti da un regime patrimoniale fra coniugi o da rapporti che secondo la legge applicabile a questi ultimi hanno effetti comparabili al matrimonio;

b) i testamenti e le successioni, comprese le obbligazioni alimentari mortis causa;

c) i crediti nei confronti di un debitore in relazione al quale siano state avviate procedure di fallimento, concordati o procedure affini;

d) la sicurezza sociale;

e) l’arbitrato.

3. Il presente regolamento non si applica ai conti bancari che sono esenti da sequestro ai sensi del diritto dello Stato membro in cui è tenuto il conto, né ai conti tenuti in connessione al funzionamento di eventuali sistemi di cui all’articolo 2, lettera a), della direttiva 98/26/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (9).

4. Il presente regolamento non si applica ai conti bancari detenuti da o presso banche centrali che agiscono in veste di autorità monetarie.

Articolo 3 - Casi transnazionali

1. Ai fini del presente regolamento, un caso è transnazionale se il conto bancario o i conti bancari su cui si intende effettuare il sequestro mediante l’ordinanza di sequestro conservativo sono tenuti in uno Stato membro che non sia:

a) lo Stato membro dell’autorità giudiziaria presso cui è stata presentata la domanda di ordinanza di sequestro conservativo conformemente all’articolo 6; o

b) lo Stato membro in cui il creditore è domiciliato.

2. La data di riferimento per stabilire se un caso sia transnazionale è la data di deposito della domanda di ordinanza di sequestro conservativo presso l’autorità giudiziaria competente ad emettere l’ordinanza di sequestro conservativo.

Fine fonte internet

Il decreto ingiuntivo europeo

Cos'è il decreto ingiuntivo europeo, il procedimento di ingiunzione di pagamento istituito con il regolamento n. 1896/2006, in vigore dal dicembre 2008.

- Il decreto ingiuntivo europeo è uno strumento, istituito con il regolamento n. 1896/2006 in vigore dal 12/12/2008, mediante il quale è possibile recuperare in maniera agevole e celere i crediti pecuniari non contestati che derivano da rapporti transfrontalieri di natura civile e commerciale.

1. Decreto ingiuntivo europeo: i presupposti

2. Decreto ingiuntivo europeo: come ottenerlo

3. Rigetto della domanda

4. Concessione del decreto ingiuntivo europeo

5. Opposizione al decreto ingiuntivo europeo

6. Riesame del decreto ingiuntivo europeo

7. Il modulo per la domanda

Decreto ingiuntivo europeo: i presupposti

Per l'attivazione del procedimento europeo di ingiunzione di pagamento, più precisamente, è necessario che la somma di denaro da recuperare sia liquida ed esigibile, che almeno una delle parti abbia domicilio o residenza in uno Stato membro diverso da quello del Giudice adito e che si tratti di rapporti tra imprese o imprese e consumatori.

Non possono essere mai poste alla base di un decreto ingiuntivo europeo, tuttavia, le controversie relative alle seguenti materie:

* fiscale, doganale o amministrativa;

* responsabilità di uno Stato per atti o omissioni nell'esercizio di pubblici poteri;

* regimi patrimoniali della famiglia;

* fallimenti, concordati e altre procedure analoghe;

* previdenza sociale;

* crediti derivanti da obbligazioni non contrattuali (eccetto in caso di specifico accordo tra le parti, riconoscimento di debito e crediti riguardanti debiti liquidi risultanti da comproprietà di un bene).

 

Decreto ingiuntivo europeo: come ottenerlo

Per ottenere un decreto ingiuntivo europeo, in sostanza, è necessario attivare una procedura monitoria, alternativa a quella interna, che prevede la formulazione della domanda mediante la compilazione dell'apposito modulo standard (modulo A di cui all'Allegato I del regolamento - vedi link in calce) e il suo successivo deposito o inoltro telematico al giudice competente.

Cosa inserire nel ricorso

Al ricorrente, in particolare, viene richiesto di indicare l'autorità giudiziaria adita, specificare i propri dati anagrafici e l'importo del credito, provvedendo, ai sensi dell'art. 7 del regolamento, alla "descrizione delle circostanze invocate come base del credito" e alla "descrizione delle prove a sostegno della domanda" con una dichiarazione di impegno a "fornire in coscienza e in fede informazioni veritiere".

A differenza della procedura di cui agli artt. 633 e ss. c.p.c., pertanto, l'effettiva produzione delle prove scritte comprovanti il credito è solo facoltativa.

Rigetto della domanda

Il giudice che ha ricevuto la domanda, dopo averla esaminata, potrà aver bisogno di ulteriori informazioni. In tal caso, formulerà apposita richiesta al ricorrente, fissando un termine per completare la domanda. Qualora invece non ritenga di emettere ordine di integrazione, rettifica o modifica della domanda, provvederà direttamente all'accoglimento ovvero al rigetto della stessa.

In caso di rigetto, il creditore viene informato dello specifico motivo ostativo mediante il modulo standard D riprodotto nell'Allegato IV del Regolamento.

In particolare, i motivi che giustificano il rigetto sono i seguenti:

* controversia non transfrontaliera;

* giudizio vertente su materia esclusa;

* credito non pecuniario, non liquido o non esigibile;

* incompetenza giurisdizionale;

* mancato rispetto dei requisiti della domanda;

* credito manifestamente infondato;

* domanda incompleta o errata, non completata o non rettificata entro il termine indicato dal giudice;

* mancata accettazione o omessa risposta della proposta del giudice formulata in caso di domanda parzialmente ricevibile.

La pronuncia di diniego del decreto ingiuntivo europeo non può essere impugnata ma non pregiudica la riproposizione della domanda con procedura europea o procedura ordinaria.

Nel caso, invece, in cui siano soddisfatte le condizioni richieste e la domanda di decreto ingiuntivo europeo venga accolta, il giudice emette l'ingiunzione di pagamento europea utilizzando il modulo standard E riprodotto nell'Allegato V del Regolamento, provvedendovi di norma entro 30 giorni dalla presentazione della domanda.

Può anche accadere che le condizioni richieste per l'emissione del decreto ingiuntivo europeo siano soddisfatte solo in parte. In tal caso, il giudice ne informa il ricorrente, che avrà un certo termine per poter accettare la proposta formulata di accoglimento parziale o rifiutarla. In quest'ultimo caso, come nel caso di silenzio, il giudice respinge la domanda integralmente.

Con l'ingiunzione di pagamento europeo, ai sensi dell'articolo 10 del regolamento, il convenuto deve essere informato delle seguenti circostanze:

* che l'ingiunzione è stata emessa soltanto in base alle informazioni fornite dal ricorrente e non verificate dal giudice;

* che l'ingiunzione acquista forza esecutiva salvo nel caso in cui sia stata presentata opposizione dinanzi al giudice conformemente all'articolo 16 del regolamento;

* che se è presentata opposizione, il procedimento prosegue dinanzi ai giudici competenti dello Stato membro d'origine con applicazione delle norme di procedura civile ordinaria, salvo che il ricorrente non abbia esplicitamente richiesto che, in tal caso, il procedimento si estingua.

Il debitore cui è stata notificata l'ingiunzione, dunque, può decidere se pagare al ricorrente l'importo indicato ovvero proporre opposizione dinanzi al giudice d'origine.

Se non paga né presenta opposizione, l'ingiunzione di pagamento europea acquista efficacia esecutiva (modulo standard G riprodotto nell'Allegato VII), riconoscibile ed azionabile negli altri Stati membri (ad eccezione della Danimarca).

Opposizione al decreto ingiuntivo europeo

L'opposizione consente al debitore di contestare il credito sic et simpliciter e va proposta entro trenta giorni dal giorno della notifica dell'ingiunzione mediante il modulo standard F riprodotto nell'Allegato VI, consegnato unitamente all'ingiunzione di pagamento europea.

Se è presentata opposizione, il procedimento civile ordinario continua dinnanzi ai giudici competenti del paese dell'UE in cui è stata emessa l'ingiunzione di pagamento europea a meno che, come detto, il richiedente preferisca porre fine al procedimento.

Il ricorrente, oltre a informare il giudice di essere contrario al passaggio al procedimento civile, può anche indicare, già in appendice alla domanda, quale procedura chiede che si applichi alla domanda in caso di opposizione, scegliendo tra il procedimento europeo per le controversie di modesta entità di cui al regolamento (CE) n. 861/2007, se applicabile, e un rito processuale civile nazionale appropriato.

Laddove tale scelta non venga fatta, come nel caso in cui il ricorrente non abbia chiesto esplicitamente che non avvenga il mutamento di rito o nel caso in cui abbia optato per il procedimento per le controversie di modesta entità in assenza dei suoi presupposti, il procedimento viene trattato secondo l'appropriato rito civile nazionale.

Riesame del decreto ingiuntivo europeo

In taluni casi, al convenuto è data la possibilità di richiedere il riesame dell'ingiunzione di pagamento europea anche dopo che siano decorsi i 30 giorni per presentare opposizione.

Tale possibilità, che va esercitata rivolgendosi al giudice competente, si ha nelle seguenti ipotesi:

* l'ingiunzione di pagamento è stata notificata senza alcuna prova che il convenuto la abbia ricevuta e in un tempo insufficiente per preparare la difesa;

* il convenuto non abbia potuto presentare opposizione per cause di forza maggiore o circostanze eccezionali;

* l'ingiunzione di pagamento sia stata chiaramente emessa per errore.

Se il riesame viene reputato giustificato, il giudice dichiara la nullità dell'ingiunzione di pagamento.

Il testo integrale del regolamento n. 1896/2006 con i moduli utilizzabili nella procedura monitoria europea ed ogni ulteriore approfondimento sono disponibili sul sito ufficiale dell'Unione Europea nella pagina dedicata al procedimento europeo d'ingiunzione di pagamento.

Tra i vari moduli è presente anche il modulo da utilizzare per presentare la domanda di decreto ingiuntivo europeo, che può essere visionato e compilato direttamente online.

 

Chiamaci per richiedere una consulenza gratuita oppure un preventivo

IDFOX  Srl  International Detectives Fox  ®  

Tel:  02.344223 (R.A.)   

Aut.Gov. n.9277/12B15E 

www.idfox.it mail: max@idfox.it 

Sede: Via Lugi Razza, 4; 20124; Milano

 

 

 

 

 

Segreto bancario addio, in arrivo dati bancari da 60 Stati

NUOVE NORME  PER IL RECUPERO CREDITI IN UE

5 settembre 2017:

Tramonta il segreto bancario. A partire dal 30 settembre 2017, il nostro Paese comunicherà alle autorità finanziarie di 85 Paesi i dati bancari ai fini fiscali della clientela non residente; ne riceverà anche dall'estero, ma, almeno per ora, solo da 60 Paesi. E' in questi giorni che sta entrando in azione l'accordo, noto come Common reporting standard e la Direttiva europea sulla cooperazione amministrativa che vincolano 101 Stati allo scambio automatico delle informazioni bancarie.

"Siamo di fronte a una svolta epocale spiega", ha detto al Corriere Fabrizia Lapecorella, direttore generale delle Finanze, "non cade di fatto solo il segreto bancario in molti Paesi, ma dal 2018 l'attività dei paradisi fiscali sarà fortemente ridimensionata. Ora si tratterà di sfruttare al meglio, nella lotta all'evasione, la massa di dati che sarà a disposizione dell'Agenzia delle Entrate. Lo scambio automatico non riguarda ancora tutti i Paesi che hanno sottoscritto gli accordi e l'individuazione dei beneficiari dei conti intestati a entità non trasparenti è ancora problematica".

Molti di questi sviluppi hanno tratto dallo scandalo dei Panama Papers dell'anno scorso, una nuova spinta propulsiva, rendendo la vita più difficile a chi cerca riparo nei paradisi fiscali. Per piccoli Paesi come San Marino, da qualche anno uscito dal club dei "cattivi", conformarsi a norme trasparenti ha portato, dal 2009, ha perdere il 60% dei depositi bancari. E' l'altra faccia della medaglia.

Per gli italiani che non hanno conti all'estero, sottolinea il dg dell'Abi, Giovanni Sabatini, le ultime novità non cambieranno nulla rispetto a prima: "Gli accordi internazionali, è necessario ripeterlo, riguardano solo gli scambi di informazioni per i conti detenuti da non residenti. Nonostante i passi avanti, rimane comunque una notevole differenza fra chi il segreto non lo ha mai avuto" come l'Italia, dice Sabatini, "e chi, con riluttanza, comincia a smantellarlo adesso".

Fonte: Corriere della Sera

 

 

Chiamaci per richiedere una consulenza gratuita oppure un preventivo

IDFOX  Srl  International Detectives Fox  ®  

Tel:  02.344223 (R.A.)   

Aut.Gov. n.9277/12B15E 

www.idfox.it mail: max@idfox.it 

Sede: Via Lugi Razza, 4; 20124; Milano

 

Investigazioni finanziare e bancarie

 

Paradisi fiscali: ecco quelli che non lo sono più

Quattro nuovi Stati entrano a far parte della black list dell'Unione Europea per il contrasto all'evasione fiscale, che ora comprende 120 Paesi.

L'Unione Europea ha aggiornato la black list dei paradisi fiscali: si allunga così la lista nera dei Paesi finiti nel mirino perché giudicati "non cooperativi a fini fiscali". Diventa perciò molto più difficile sfuggire alle tasse spostando all'estero la propria residenza, la sede dell'impresa o i capitali.

La decisione è stata adottata dal Consiglio dell'Unione, riunito oggi a Bruxelles nella formazione Ecofin. Ecco i nuovi Stati che entrano a far parte della lista dei regimi fiscali non ammessi dalla Ue: le Isole Cayman, territorio d'Oltremare del Regno Unito (che a seguito della Brexit è ormai fuori dalla Ue), l'arcipelago di Palau, nel Pacifico, Panama e le Seychelles.

Questi quattro Paesi, spiega il Consiglio, "non hanno attuato, nel periodo convenuto, le riforme fiscali che si erano impegnati ad attuare", pertanto vengono inclusi nella lista nera, in cui figurano già le Samoa Americane, le Fiji, Guam, l'Oman, Samoa, Trinidad e Tobago, le Isole Vergini degli Usa e Vanuatu.

L'Ue, dice il commissario all'Economia, Paolo Gentiloni, "è all'avanguardia degli sforzi per contrastare l'evasione e l'elusione fiscale, sia internamente che all'estero". "Il nostro processo di 'listing' sta fruttando miglioramenti reali nella trasparenza fiscale a livello globale. Questo processo ha già portato all'eliminazione di oltre 120 regimi fiscali dannosi in tutto il mondo", aggiunge.

Ma il lavoro non finisce qui: ora si passa all'aspetto della definizione di un livello minimo di tassazione all'interno dell'Unione, per evitare il dumping fiscale tra Paesi europei, cioè la differenza di regime fiscale e di peso delle imposte tra i vari Paesi comunitari. Il problema - spiega Gentiloni - "si riproporrà" se non verrà trovata una soluzione a livello di Ocse e G20. C'è infatti "un problema di tempi: stiamo lavorando a livello internazionale con l'Ocse e con il G20 per una soluzione di tassazione minima che valga per tutti i Paesi" ma non sarà facile raggiungere una base uniforme di tassazione idonea a superare gli attuali squilibri.

L'elusione fiscale, infatti, sfrutta quegli Stati che hanno aliquote molto basse e drena risorse. Come spiega l'eurodeputato Jonas Fernandez, oggi "sei Paesi Ue a fiscalità agevolata sottraggono ogni anno agli altri 22, Italia compresa, un gettito pari a 42,8 miliardi di euro".

Le indagini per il  rintraccio di un istituto bancario / postale  vengono svolte nel pieno rispetto delle leggi e della normativa sulla privacy e,  consentono  di effettuare pignoramenti presso terzi .  L’Agenzia IDFOX SRL è specializzata nelle indagini patrimoniali e bancarie e sono utili per chi deve recuperare il proprio credito in via giudiziale o stragiudiziale.

 Aggiornato al 20 FEBBARIO 2020

 

 

Debiti in genere e debiti fiscali: il fondo patrimoniale tutela?

Cartelle esattoriali e avvisi di accertamento dall'Agenzia Entrate: chi mette al riparo la casa nel fondo patrimoniale può evitare il pignoramento?

Hai ricevuto numerose cartelle di pagamento e ora il tuo debito con l'Agenzia Entrate Riscossione ha superato 120mila euro. Temi pertanto di subire un pignoramento immobiliare. Per fortuna, qualche anno fa, su consiglio di un buon notaio, hai stipulato un fondo patrimoniale e, all'interno, vi hai inserito la casa. Ora ritieni di essere protetto da tale garanzia e non temi più i solleciti di pagamento o le ipoteche. Ma è davvero così? In caso di debiti fiscali, il fondo patrimoniale tutela? Purtroppo devo darti una brutta notizia: nonostante i numerosi limiti al pignoramento immobiliare introdotti nel 2013 nei confronti dell'agente della riscossione, tra questi non viene menzionato il fondo patrimoniale. Peraltro, anche la recente giurisprudenza ritiene che il fondo patrimoniale è aggredibile quando si tratta di debiti di natura fiscale. Ciò nonostante esistono altre forme di tutela alle quali puoi aggrappare le tue speranze. Cerchiamo di vedere come stanno le cose.

Indice

* 1 Cos'è un fondo patrimoniale?

o 1.1 Data di costituzione del fondo patrimoniale

o 1.2 I bisogni della famiglia

* 2 Il fondo patrimoniale protegge dai debiti fiscali?

* 3 Fondo patrimoniale costruito dopo il ricevimento delle cartelle

* 4 Pignoramento del fondo patrimoniale: quando?

 

Cos'è un fondo patrimoniale?

Il fondo patrimoniale è una sorta di schermo, una campana di vetro che si realizza con un atto notarile e che serve a proteggere i beni immobili, auto, moto e titoli di credito da eventuali pignoramenti. In buona sostanza, tutti i beni inseriti (idealmente, visto che si tratta solo di una protezione giuridica e non materiale) nel fondo patrimoniale vengono vincolati ai bisogni della famiglia e, pertanto, non possono essere aggrediti dai creditori. Ma con alcune eccezioni. Eccole.

 

Data di costituzione del fondo patrimoniale

Innanzitutto, per poter "funzionare", il fondo patrimoniale deve essere stato costituito prima della nascita del debito; il fondo realizzato dopo, anche se prima della morosità, non è opponibile al creditore.

Facciamo due esempi per comprendere meglio la questione. Una persona non paga l'Irpef del 2019. Qualche mese dopo realizza un fondo patrimoniale, confortato dal fatto di non aver ancora ricevuto alcun avviso di accertamento o cartelle esattoriali. In realtà, il fondo non è utile poiché il debito è già sorto.

Allo stesso modo, immagina che una persona contragga un mutuo con una banca e paghi regolarmente le rate. In questo frangente stipula un fondo patrimoniale. Due anni dopo viene licenziato e interrompe i versamenti. Anche qui il fondo patrimoniale non lo tutela visto che è stato costituito dopo la nascita del debito anche se quando ancora era in regola coi pagamenti.

Anche il fondo costituito prima della nascita del debito, però, è traballante. Esso diventa definitivo solo dopo cinque anni. Prima di tale momento, infatti, il creditore può farlo dichiarare inefficace - con la cosiddetta azione revocatoria - se dimostra che il debitore, una volta costituito il fondo, si è spogliato di tutti i propri beni e ha lasciato i creditori senza alcuna garanzia.

Ad esempio, una persona proprietaria di una sola casa, inserita nel fondo patrimoniale, e un debito di 100mila euro può essere soggetta a revocatoria. Viceversa, una persona proprietaria di tre case, una sola delle quali inserita nel fondo, e un debito di 200mila euro non può subire la revocatoria.

In buona sostanza, il fondo può essere sottoposto per cinque anni all'azione revocatoria se il creditore dimostra che il debitore vi ha fatto ricorso allo scopo di truffarlo e di sottrargli i beni suscettibili di pignoramento.

 

I bisogni della famiglia

Il fondo patrimoniale non tutela dai debiti contratti per i bisogni della famiglia, anche se sorti dopo la sua costituzione. Solo i debiti derivanti da spese voluttuarie (ad esempio viaggi, auto di lusso, svago, ecc.) o per scopi di investimento non consentono il pignoramento dei beni del fondo.

Quindi, ad esempio, se una persona non paga il condominio - trattandosi di oneri collegati alla casa e quindi a un bisogno familiare - il fondo patrimoniale può essere aggredito; lo stesso dicasi per i debiti contratti per vestiario, automobile, ecc.

 

Il fondo patrimoniale protegge dai debiti fiscali?

Molti contribuenti hanno fatto ricorso al fondo patrimoniale proprio per mettersi al riparo dai possibili debiti derivanti dagli inadempimenti fiscali. Così, chi aveva un fondo ha spesso tralasciato di versare le imposte come Irpef, Iva, ecc.

Proprio per mettere argine a questo fenomeno evasivo, la giurisprudenza della Cassazione ha sposato una interpretazione molto rigorosa: i debiti fiscali si devono ritenere contratti per "bisogni familiari"; quindi, anche se sorti dopo la costituzione del fondo, possono ugualmente consentire il pignoramento della casa.

Risultato: la casa con il fondo patrimoniale è pignorabile da Agenzia Entrate Riscossione e da qualsiasi altro agente della riscossione anche se il fondo è stato costituito in epoca anteriore alla notifica della cartella o alla nascita del debito stesso.

Questo vale tanto per le imposte collegate all'attività lavorativa (ad esempio Iva, Ires, Irpef) che per quelle indirette (ad esempio Imu, Tasi, Tari, ecc.). Del resto il lavoro è rivolto a ottenere un guadagno e questo - non c'è dubbio - è un mezzo di sostentamento della famiglia.

Addirittura la Cassazione ha ritenuto legittimo l'esecuzione sul fondo patrimoniale per debiti derivanti da multe per violazioni del Codice della strada e da contributi insoluti.

Lo stesso discorso vale ovviamente, ed a maggior ragione, per l'ipoteca: questa infatti, non essendo un atto dell'esecuzione forzata ma solo una misura cautelare, può ben essere iscritta sugli immobili conferiti in fondo patrimoniale.

Di recente la Cassazione ha detto che è anche sequestrabile l'immobile del presunto evasore anche se costituito in un fondo patrimoniale.

 

Fondo patrimoniale costruito dopo il ricevimento delle cartelle

Se è vero che il fondo patrimoniale non tutela dai debiti fiscali e dalle cartelle esattoriali quando costituito prima della nascita dei debiti stessi, ciò vale a maggior ragione quando viene creato dopo. Anzi, in tale ipotesi scatta anche il reato di "sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte" se la morosità attiene a Irpef o Iva e supera 50mila euro.

 

Pignoramento del fondo patrimoniale: quando?

Resta tuttavia il fatto che, con o senza fondo patrimoniale, l'esattore è tenuto a rispettare tutti gli altri limiti relativi al pignoramento immobiliare. E pertanto:

* l'ipoteca può essere iscritta solo se il debito supera 20mila euro;

* il pignoramento può essere avviato solo se il debito supera 120mila euro e la somma del valore di tutti gli immobili del debitore supera 120mila euro;

* il pignoramento non può mai essere avviato - a prescindere dall'entità del debito - sulla "prima casa" ossia sull'unico immobile di proprietà del contribuente, a condizione che sia adibito a civile abitazione e luogo di residenza, non di lusso.

 

Premesso quanto sopra, c’è un obbligo contrattuale  e giuridico e quindi risultati delle indagini bancarie e finanziarie possono essere forniti senza consenso, poiché sono richieste  per la tutela giudiziaria di diritti e per azioni pre e post contenzioso.

L’agenzia IDFOX SRL, è specializzata nelle investigazioni private ed aziendali, indagini finanziarie, indagini bancarie, visure catastali, visure ipotecarie, visura aci/pra, rintraccio persone, ricerca atti e certificati, visura cointeressenze in attività commerciali e rintraccio eredi.

 

Chiamaci per richiedere una consulenza gratuita oppure un preventivo

IDFOX  Srl  International Detectives Fox  ®  

Tel:  02.344223 (R.A.)   

Aut.Gov. n.9277/12B15E 

www.idfox.it mail: max@idfox.it 

Sede: Via Lugi Razza, 4; 20124; Milano

 

 

Private Detective Italy - Idfox srl

“The Mission Statement”

The goal at IDFOX Agency is to meet your needs providing you with “your key to the truth”, and, at the same time, ensuring that the evidence developed will be credible within the strict rules governing evidence and privacy laws.
IDFOX Agency provides investigation services in general investigations, civil litigation, criminal defence, fraud/theft investigations, background and locate investigations, family law and estate/inheritance matters, genealogical research, court record searches, real estate/property investigations etc. We are located in Milan – Italy.

Some of our services are entirely unique to our agency such as genealogical research. We also operate online with more than 400 investigation agencies all over the world.
Call us for a consultation and this will allow us to examine and provide advice on the best course of action for a successful investigation. If we continue with the assignment we will provide you with the security of knowing that your identity and the investigation will be kept strictly confidential.
The investigators at IDFOX Agency have spent many years solving and assisting clients with a diversity of problems and concerns dealing with personal matters, family and corporate business concerns:

 

 

Di seguito riportiamo i paesi (paradisi fiscali e off shore) con cui operiamo:

Europa: 

Francia, Spagna, Germania, Svizzera, Principato di Monaco, Belgio, Olanda, Danimarca, Svezia, Norvegia, Austria, Gran Bretagna, Lussemburgo, Italia, Croazia, Moldavia, Ungheria, Romania, Turchia, Israele, Slovacchia, Ucraina, Bielorussia, Albania, Slovenia, Serbia, Polonia, Lituania, Estonia, Russia ed ex Repubblica URSS - Londra, Madrid, Amsterdam, Berlino, Ginevra, Zurigo, Bucarest, Praga, Varsavia, Mosca, Zagabria, Budapest Istanbul, Tel Aviv, 

America nord / centro / sud 

Stati Uniti d’America, Messico, Cuba, Cile, Costa Rica, Repubblica Domenicana, Giamaica, Guatemala, Honduras, Nicaragua, Panama, Venezuela, Colombia, Peru, Brasile, Bolivia, Argentina. 

Asia e Sud Est Asiatico 

India, Repubblica di Singapore, Tailandia, Cambogia, Cina, Giappone, Repubblica di Corea, Vietnam, Filippine. 

Nelle Città:
Los Angeles, New York, Città del Messico, L’Avana, Santiago, San José, Santo Domingo, Kingston, Città del Guatemala, Tegucigalpa, Managua, Panama, Caracas, Bogotá, Lima, Rio De Janeiro, San Paolo, Bahia, Sucre, Buenos Aires. Bombay, Singapore, Bangkok, Phnom Penh, Hong Kong, Tokyo, Seul, Saigon, Hanoi, Manila. 

PARADISI FISCALI:

BAHAMAS, BARBUDA E BRUNEI -  GIBUTI, GRENADA, GUATEMALA, ISOLE COOK, ISOLE MARSHALL ISOLE VERGINI STATUNITENSI, KIRIBATI - LIBANO E LIBERIA  -  NAURU, NEVIS, NUOVA CALEDONI, MACAO E MALDIVE  - OMAN - POLINESIA FRANCESE  - TONGA E TUVALU, SALOMONE, SAMOA, SAINT LUCIA, SAINT VINCENT E GRENADINE, SANT’ELENA, SARK, SAINT KITTS,VANUATU,PANAMA BARBADOS, BELIZE E BERMUDA - CILE  - DOMINCA – INDIA,ALDERNEY, ANDORRA, ANGUILLA, EX ANTILLE OLANDESI E ARUBA,CAYMAN E COSTA RICA – NIUE - EMIRATI  ARABI UNITI, FILIPPINE, GINILTERRA E GUERNSEY, HERM E HONG KONG,ISOLA DI MAN, ISOLE CAYMAN, ISOLE TURKS E CAICOS, ISOLE VERGINI BRITANNICHE,JERSEY, LIECHTENSTEIN E LUSSEMBURGO, MALESIA, MAURITIUS E MONTSERRAT, PRINCIPATO DI MONACO, SAN MARINO, SINGAPORE E SVIZZERA, SEYCHELLES, URUGUAY,TRINIDAD ,TOBAGO, CITTA DEL VATICANO, MONTECARLO, PANAMA  e Isole CAYMAN. 

Nonostante alcuni paesi siano parte della “BLACK LIST”, ci sono molti cittadini italiani che continuano ad intrattenere rapporti con istituti di credito e fiduciarie.

Black List:

BAHAMAS, BARBUDA e BRUNEI;

GIBUTI, GRENADA e GUATEMALA;

ISOLE COOK, ISOLE MARSHALL e ISOLE VERGINI STATUNITENSI;

KIRIBATI;

LIBANO e LIBERIA;

 

PRIVACY

Privacy & Cookies Policy

Per IDFOX la privacy dei propri utenti è di primaria importanza. La presente Informativa sulla privacy definisce quali dati vengono raccolti e il modo in cui gli stessi vengono utilizzati, divulgati, trasferiti e/o archiviati. Questo Sito raccoglie alcuni Dati Personali dei propri Utenti secondo quanto stabilito da regolamento UE 679/2016 GDPR (General Data Protection Regulation).

 

In caso di domande relative alla presente politica di privacy è possibile contattarci utilizzando le informazioni riportate di seguito:

IDFOX Via Luigi Razza, 4 – 20124 – Milano, Italia

Telefono: +39 02 344223 – Mail: max@idfox.it

Tipologie di Dati raccolti

Fra i Dati Personali raccolti da questo Sito, in modo autonomo o tramite terze parti, ci sono: Cookie, Dati di utilizzo, E-mail e varie tipologie di dati.

Altri Dati Personali raccolti potrebbero essere indicati in altre sezioni di questa privacy policy o mediante testi informativi visualizzati contestualmente alla raccolta dei Dati stessi.

I Dati Personali possono essere inseriti volontariamente dall'Utente, oppure raccolti in modo automatico durante l'uso di questo Sito. L'eventuale utilizzo di Cookie - o di altri strumenti di tracciamento - da parte di questo Sito o dei titolari dei servizi terzi utilizzati da questo Sito, ove non diversamente precisato, ha la finalità di identificare l'Utente e registrare le relative preferenze per finalità strettamente legate all'erogazione del servizio richiesto dall'Utente.

Il mancato conferimento da parte dell'Utente di alcuni Dati Personali potrebbe impedire a questo Sito di erogare i propri servizi.

L'Utente si assume la responsabilità dei Dati Personali di terzi pubblicati o condivisi mediante questo Sito e garantisce di avere il diritto di comunicarli o diffonderli, liberando il Titolare da qualsiasi responsabilità verso terzi.

Modalità e luogo del trattamento dei Dati raccolti

Modalità di trattamento: Il Titolare tratta i Dati Personali degli Utenti adottando le opportune misure di sicurezza volte ad impedire l'accesso, la divulgazione, la modifica o la distruzione non autorizzate dei Dati Personali. Il trattamento viene effettuato mediante strumenti informatici e/o telematici, con modalità organizzative e con logiche strettamente correlate alle finalità indicate.

Oltre al Titolare, in alcuni casi, potrebbero avere accesso ai Dati categorie di incaricati coinvolti nell'organizzazione del sito (personale amministrativo, commerciale, marketing, legali, amministratori di sistema) ovvero soggetti esterni (come fornitori di servizi tecnici terzi, corrieri postali, hosting provider, società informatiche, agenzie di comunicazione) nominati anche, se necessario, Responsabili del Trattamento da parte del Titolare. L'elenco aggiornato dei Responsabili potrà sempre essere richiesto al Titolare del Trattamento.

Base giuridica del trattamento

Il Titolare tratta Dati Personali relativi all'Utente in caso sussista una delle seguenti condizioni:

l'Utente ha prestato il consenso per una o più finalità specifiche; Nota: in alcuni ordinamenti il Titolare può essere autorizzato a trattare Dati Personali senza che debba sussistere il consenso dell'Utente o un'altra delle basi giuridiche specificate di seguito, fino a quando l'Utente non si opponga ("opt-out") a tale trattamento. Ciò non è tuttavia applicabile qualora il trattamento di Dati Personali sia regolato dalla legislazione europea in materia di protezione dei Dati Personali; il trattamento è necessario all'esecuzione di un contratto con l'Utente e/o all'esecuzione di misure precontrattuali; il trattamento è necessario per adempiere un obbligo legale al quale è soggetto il Titolare; il trattamento è necessario per l'esecuzione di un compito di interesse pubblico o per l'esercizio di pubblici poteri di cui è investito il Titolare; il trattamento è necessario per il perseguimento del legittimo interesse del Titolare o di terzi. È comunque sempre possibile richiedere al Titolare di chiarire la concreta base giuridica di ciascun trattamento ed in particolare di specificare se il trattamento sia basato sulla legge, previsto da un contratto o necessario per concludere un contratto.

Luogo

I Dati sono trattati presso le sedi operative del Titolare ed in ogni altro luogo in cui le parti coinvolte nel trattamento siano localizzate. Per ulteriori informazioni, contatta il Titolare. I Dati Personali dell'Utente potrebbero essere trasferiti in un paese diverso da quello in cui l'Utente si trova. Per ottenere ulteriori informazioni sul luogo del trattamento l'Utente può fare riferimento alla sezione relativa ai dettagli sul trattamento dei Dati Personali.

L'Utente ha diritto a ottenere informazioni in merito alla base giuridica del trasferimento di Dati al di fuori dell'Unione Europea o ad un'organizzazione internazionale di diritto internazionale pubblico o costituita da due o più paesi, nonché in merito alle misure di sicurezza adottate dal Titolare per proteggere i Dati.

Qualora abbia luogo uno dei trasferimenti appena descritti, l'Utente può fare riferimento alle rispettive sezioni di questo documento o chiedere informazioni al Titolare contattandolo agli estremi riportati in apertura.

Periodo di conservazione

I Dati sono trattati e conservati per il tempo richiesto dalle finalità per le quali sono stati raccolti.

Pertanto: I Dati Personali raccolti per scopi collegati all'esecuzione di un contratto tra il Titolare e l'Utente saranno trattenuti sino a quando sia completata l'esecuzione di tale contratto. I Dati Personali raccolti per finalità riconducibili all'interesse legittimo del Titolare saranno trattenuti sino al soddisfacimento di tale interesse. L'Utente può ottenere ulteriori informazioni in merito all'interesse legittimo perseguito dal Titolare nelle relative sezioni di questo documento o contattando il Titolare. Quando il trattamento è basato sul consenso dell'Utente, il Titolare può conservare i Dati Personali più a lungo sino a quando detto consenso non venga revocato. Inoltre, il Titolare potrebbe essere obbligato a conservare i Dati Personali per un periodo più lungo in ottemperanza ad un obbligo di legge o per ordine di un'autorità.

Al termine del periodo di conservazioni i Dati Personali saranno cancellati. Pertanto, allo spirare di tale termine il diritto di accesso, cancellazione, rettificazione ed il diritto alla portabilità dei Dati non potranno più essere esercitati.

Finalità del Trattamento dei Dati raccolti

I Dati dell'Utente sono raccolti per consentire al sito di fornire i propri servizi, così come per le seguenti finalità: Contattare l'Utente, Gestione indirizzi e invio di messaggi e-mail, Interazione con social network e piattaforme esterne, Commento dei contenuti e Statistica. Le tipologie di Dati Personali utilizzati per ciascuna finalità sono indicate nelle sezioni specifiche di questo documento.

Dettagli sul trattamento dei Dati Personali

I Dati Personali sono raccolti per le seguenti finalità ed utilizzando i seguenti servizi:

Contattare l'Utente

Mailing List o Newsletter (Questo Sito)

Con la registrazione alla mailing list o alla newsletter, l'indirizzo e-mail dell'Utente viene automaticamente inserito in una lista di contatti a cui potranno essere trasmessi messaggi e-mail contenenti informazioni, anche di natura commerciale e promozionale, relative a questo Sito. L'indirizzo e-mail dell'Utente potrebbe anche essere aggiunto a questa lista come risultato della registrazione a questo Sito.

Dati personali raccolti: E-mail

Modulo di contatto o invio e-mail. L'Utente, compilando con i propri Dati il modulo di contatto o inviando una comunicazione e-mail, acconsente al loro utilizzo per rispondere alle richieste di informazioni, di preventivo, o di qualunque altra natura indicata dall'intestazione del modulo o dal contenuto della e-mail.

Dati personali raccolti: Nome, Cognome, E-mail

Gestione Indirizzi e invio Mail (newsletter)

Questi servizi consentono di gestire un database di contatti e-mail, contatti telefonici o contatti di qualunque altro tipo, utilizzati per comunicare con l'Utente. Questi servizi potrebbero inoltre, consentire di raccogliere dati relativi alla data e all'ora di visualizzazione dei messaggi da parte dell'Utente, così come all'interazione dell'Utente con essi, come le informazioni sui click sui collegamenti inseriti nei messaggi.

Luogo del trattamento: Italia

Protezione: Firewall, protezione antivirus e anti-malware

Questi servizi analizzano il traffico di questo sito web, potenzialmente contenente Dati Personali degli Utenti, al fine di bloccare tentativi di compromissione del sito web stesso.

Wordfence Security (Defiant Inc.)

Dati personali raccolti: Varie tipologie di Dati secondo quanto specificato dalla privacy policy del servizio.

Statistica

I servizi contenuti nella presente sezione permettono al Titolare del Trattamento di monitorare e analizzare i dati di traffico e servono a tener traccia del comportamento dell'Utente.

Google Analytics (Google Inc.)

Google Analytics è un servizio di analisi web fornito da Google Inc.("Google"). Google utilizza i Dati Personali raccolti allo scopo di tracciare ed esaminare l'utilizzo di questo Sito, compilare report e condividerli con gli altri servizi sviluppati da Google. Google potrebbe utilizzare i Dati Personali per contestualizzare e personalizzare gli annunci del proprio network pubblicitario.

Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo.

I servizi di statistica di Google Analytics inseriti su questo sito web sono in forma aggregata aggiungendo la direttiva IP Anonymize, si veda la parte relativa ai cookies in fondo a questo sito web.

Luogo del trattamento: Italia

Contenuti su piattaforme esterne

Questi servizi permettono di visualizzare contenuti ospitati su piattaforme esterne direttamente dalle pagine di questo Sito e di interagire con essi. Nel caso in cui sia installato un servizio di questo tipo, è possibile che, anche nel caso gli Utenti non utilizzino il servizio, lo stesso raccolga dati di traffico relativi alle pagine in cui è installato.

Widget Video Youtube (Google Inc.)

Youtube è un servizio di visualizzazione di contenuti video gestito da Google Inc. che permette a questo Sito di integrare tali contenuti all'interno delle proprie pagine.

 

Google Font (Google Inc.) Google Fonts è un servizio di visualizzazione di stili di carattere gestito da Google Inc. che permette a questo Sito di integrare tali contenuti all'interno delle proprie pagine.

Google Maps (Google Inc.)

Google Maps è un servizio di visualizzazione di mappe gestito da Google Inc. che permette a questo Sito di integrare tali contenuti all'interno delle proprie pagine.

 

Diritti dell'Utente

Gli Utenti possono esercitare determinati diritti con riferimento ai Dati trattati dal Titolare.

In particolare, l'Utente ha il diritto di:

- revocare il consenso in ogni momento. L'Utente può revocare il consenso al trattamento dei propri Dati Personali precedentemente espresso.

- opporsi al trattamento dei propri Dati. L'Utente può opporsi al trattamento dei propri Dati quando esso avviene su una base giuridica diversa dal consenso. Ulteriori dettagli sul diritto di opposizione sono indicati nella sezione sottostante.

- accedere ai propri Dati. L'Utente ha diritto ad ottenere informazioni sui Dati trattati dal Titolare, su determinati aspetti del trattamento ed a ricevere una copia dei Dati trattati.

- verificare e chiedere la rettificazione. L'Utente può verificare la correttezza dei propri Dati e richiederne l'aggiornamento o la correzione.

- ottenere la limitazione del trattamento. Quando ricorrono determinate condizioni, l'Utente può richiedere la limitazione del trattamento dei propri Dati. In tal caso il Titolare non tratterà i Dati per alcun altro scopo se non la loro conservazione.

- ottenere la cancellazione o rimozione dei propri Dati Personali. Quando ricorrono determinate condizioni, l'Utente può richiedere la cancellazione dei propri Dati da parte del Titolare.

- ricevere i propri Dati o farli trasferire ad altro titolare. L'Utente ha diritto di ricevere i propri Dati in formato strutturato, di uso comune e leggibile da dispositivo automatico e, ove tecnicamente fattibile, di ottenerne il trasferimento senza ostacoli ad un altro titolare. Questa disposizione è applicabile quando i Dati sono trattati con strumenti automatizzati ed il trattamento è basato sul consenso dell'Utente, su un contratto di cui l'Utente è parte o su misure contrattuali ad esso connesse.

- proporre reclamo. L'Utente può proporre un reclamo all'autorità di controllo della protezione dei dati personali competente o agire in sede giudiziale.

Dettagli sul diritto di opposizione

Quando i Dati Personali sono trattati nell'interesse pubblico, nell'esercizio di pubblici poteri di cui è investito il Titolare oppure per perseguire un interesse legittimo del Titolare, gli Utenti hanno diritto ad opporsi al trattamento per motivi connessi alla loro situazione particolare.

Si fa presente agli Utenti che, ove i loro Dati fossero trattati con finalità di marketing diretto, possono opporsi al trattamento senza fornire alcuna motivazione. Per scoprire se il Titolare tratti dati con finalità di marketing diretto gli Utenti possono fare riferimento alle rispettive sezioni di questo documento.

Come esercitare i diritti

Per esercitare i diritti dell'Utente, gli Utenti possono indirizzare una richiesta agli estremi di contatto del Titolare indicati in questo documento. Le richieste sono depositate a titolo gratuito e evase dal Titolare nel più breve tempo possibile, in ogni caso entro un mese. 

Cookie Policy

In linea con la legislazione Europea, vogliamo garantire che ogni utente del sito web comprenda cosa sono i cookie e per quale motivo vengono utilizzati, in modo che possa decidere consapevolmente se accettarne l'utilizzo o no. Un cookie è un piccolo file di testo contenente un numero di identificazione univoco che viene trasferito dal sito web sul disco rigido del computer attraverso un codice anonimo in grado di identificare il computer ma non l'utente e di monitorare passivamente le attività sul sito.

Cookie strettamente necessari, Cookie sulle prestazioni, Cookie funzionali, Cookie di profilazione.

Il sito web www.idfox.it utilizza solo le prime tre categorie di cookie, per i quali non è richiesto alcun consenso:

1. Cookie strettamente necessari: Questi cookie sono essenziali al fine di permettere la navigazione del sito web e l'utilizzo delle sue funzionalità, come ad esempio l'accesso ad alcune aree protette. Senza questi cookie, alcune funzionalità richieste come ad esempio il login al sito o la creazione di un carrello per lo shopping online non potrebbero essere fornite.

2. Cookie analitici: Questi cookie raccolgono informazioni su come gli utenti utilizzano il sito web, ad esempio quali pagine vengono visitate più spesso, e se gli utenti ricevono messaggi di errore da queste pagine. Questi cookie non raccolgono informazioni che identificano un visitatore specifico. Tutte le informazioni raccolte da questi cookie sono aggregate e quindi anonime. Vengono utilizzate unicamente per migliorare il funzionamento del sito web.

Questi cookie possono essere paragonati ai "cookie tecnici" quando in alternativa sono usati direttamente dall'amministratore del sito per raccogliere informazioni in forma aggregata oppure sono gestiti da terze parti e specifici mezzi sono adoperati per ridurre la capacità dei cookie di identificare gli utenti (per esempio, nascondendo una parte significativa dell'indirizzo IP) e ove la terza parte li utilizzi esclusivamente per la fornitura del servizio. Per esempio, esse archiviano i dati dei cookie separatamente senza incrociarli o arricchirli con altri dati personali disponibili.

3. Cookie funzionali: Questi cookie consentono al sito Web di ricordare le scelte che l'utente ha effettuato (come il vostro lo username, la vostra lingua o l'area geografica in cui vivete vive l'utente) al fine di ottimizzare e fornire funzionalità più avanzate. Questi cookie possono, inoltre, essere utilizzati per fornire funzionalità richieste dall'utente come ad esempio la visualizzazione di un video o la possibilità di commentare un blog. Queste informazioni raccolte dai cookie possono essere anonime e non devono tracciare la navigazione e le attività dell'utente su altri siti web.

Questi cookie possono anche essere definiti cookie tecnici.

I cookie sopra citati sono definiti persistenti e la loro durata è stabilita dal server al momento della loro creazione.

Gestire le preferenze sui cookie.

Alcuni dei cookie utilizzati sui nostri siti sono impostati da noi, mentre altri sono impostati da terze parti che erogano i servizi per conto nostro.

Cookie di terze parti.

Alcuni cookie di terze parti sono impostati da servizi contenuti sulle nostre pagine. Sono gestiti dagli operatori di quel servizio e non sono sotto il nostro controllo. Invitiamo l'utente a controllare la Privacy Policy e le istruzioni su come cancellare i cookie impostati da questi servizi ai link elencati nelle sezioni seguenti. Le terze parti hanno piena responsabilità dei cookie di terze parti.

www.idfox.it non accetta alcuna responsabilità per i contenuti e i cookie di link esterni, i quali possono subire modifiche senza preavviso da parte dei rispettivi operatori. Si fornisce all'utente gli scopi di utilizzo dei cookie delle terze parti e i link alle informative delle terze parti.

Nome cookie: _ga, _gid, _gat Durata: 2 anni, 24 ore, 1 minuto rispettivamente Provider: Google Analytics

Descrizione: I cookie di Google Analytics permettono di tracciare il comportamento degli utenti e di misurare la performance del sito. Per esempio, questi cookie distinguono tra utenti e sessioni e sono usati per calcolare le statistiche sui nuovi utenti e gli utenti di ritorno. Più informazioni: Link Google Analytics

Cookie di Google Analytics www.idfox.it include delle componenti trasmesse da Google Analytics, un servizio di analisi del traffico web fornito da Google Inc ("Google"). Si tratta di cookie di terze parti raccolti e gestiti in modo aggregato per monitorare e migliorare la performance dei nostri siti (cookie di analitici).

Come impostazione predefinita, Google Analytics usa i cookie per raccogliere e analizzare informazioni sul comportamento degli utenti sul sito, compreso il loro indirizzo IP. Questa informazione è raccolta da Google Analytics, che la processa al fine di preparare dei report sulle attività degli utenti sul sito.

Questo sito:

- usa l'anonimizzazione tramite mascheramento dell'indirizzo IP, così che Google Analytics rimuova le ultime 8 cifre dell'indirizzo IP dell'utente prima di memorizzare o usare il dato;

- non utilizza e non permette l'utilizzo alle terze parti dello strumento di analisi di Google per tracciare o raccogliere informazioni o dati sensibili. L'uso di questi cookie è soggetto a restrizioni contrattuali con Google, in cui è richiamato l'impegno di Google a utilizzare questi cookie solo per la fornitura del servizio, ad archiviarli separatamente e a non "arricchirli" o "incrociarli" con le altre informazioni disponibili.

Continuando la navigazione su questo sito, l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie e dichiara di aver compreso la presente cookie policy.

Disabilitazione dei cookie

In aggiunta a quanto indicato in questo documento, l'Utente può gestire le preferenze relative ai Cookie direttamente all'interno del proprio browser ed impedire - ad esempio - che terze parti possano installarne. Tramite le preferenze del browser è inoltre possibile eliminare i Cookie installati in passato, incluso il Cookie in cui venga eventualmente salvato il consenso all'installazione di Cookie da parte di questo sito. È importante notare che disabilitando tutti i Cookie, il funzionamento di questo sito potrebbe essere compromesso.

Ciascun browser presenta procedure diverse per la gestione delle impostazioni.

La disattivazione dei cookie di terze parti è inoltre possibile attraverso le modalità rese disponibili direttamente dalla società terza titolare per detto trattamento.

In caso di servizi erogati da terze parti, l'Utente può inoltre esercitare il proprio diritto ad opporsi al tracciamento informandosi tramite la privacy policy della terza parte, tramite il link di opt out se esplicitamente fornito o contattando direttamente la stessa.

Per avere informazioni sui cookie archiviati sul proprio terminale e disattivarli singolarmente si rinvia al link:

https://www.youronlinechoices.com/it/le-tue-scelte

Ulteriori informazioni sul trattamento

Difesa in giudizio

I Dati Personali dell'Utente possono essere utilizzati per la difesa da parte del Titolare in giudizio o nelle fasi propedeutiche alla sua eventuale instaurazione, da abusi nell'utilizzo della stessa o dei servizi connessi da parte dell'Utente. L'Utente dichiara di essere consapevole che al Titolare potrebbe essere richiesto di rivelare i Dati su richiesta delle pubbliche autorità.

Informative specifiche

Su richiesta dell'Utente, in aggiunta alle informazioni contenute in questa privacy policy, questo Sito potrebbe fornire all'Utente delle informative aggiuntive e contestuali riguardanti servizi specifici, o la raccolta ed il trattamento di Dati Personali.

Log di sistema e manutenzione

Per necessità legate al funzionamento ed alla manutenzione, questo Sito e gli eventuali servizi terzi da essa utilizzati, potrebbero raccogliere Log di sistema, ossia file che registrano le interazioni e che possono contenere anche Dati Personali, quali l'indirizzo IP Utente.

Informazioni non contenute in questa policy

Maggiori informazioni in relazione al trattamento dei Dati Personali potranno essere richieste in qualsiasi momento al Titolare del Trattamento utilizzando le informazioni di contatto.

Esercizio dei diritti da parte degli Utenti

I soggetti cui si riferiscono i Dati Personali hanno il diritto in qualunque momento di ottenere la conferma dell'esistenza o meno degli stessi presso il Titolare del Trattamento, di conoscerne il contenuto e l'origine, di verificarne l'esattezza o chiederne l'integrazione, la cancellazione, l'aggiornamento, la rettifica, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei Dati Personali trattati in violazione di legge, nonché di opporsi in ogni caso, per motivi legittimi, al loro trattamento. Le richieste vanno rivolte al Titolare del Trattamento.

Questo Sito non supporta le richieste "Do Not Track". Per conoscere se gli eventuali servizi di terze parti utilizzati le supportano, consulta le loro privacy policy.

Modifiche a questa privacy policy

Il Titolare del Trattamento si riserva il diritto di apportare modifiche alla presente privacy policy in qualunque momento dandone pubblicità agli Utenti su questa pagina. Si prega dunque di consultare spesso questa pagina. Nel caso di mancata accettazione delle modifiche apportate alla presente privacy policy, l'Utente è tenuto a cessare l'utilizzo di questo Sito e può richiedere al Titolare del Trattamento di rimuovere i propri Dati Personali. Salvo quanto diversamente specificato, la precedente privacy policy continuerà ad applicarsi ai Dati Personali sino a quel momento raccolti.

Informazioni su questa privacy policy

Il Titolare del Trattamento dei Dati è responsabile per questa privacy policy.

Definizioni e riferimenti legali

Dati Personali (o Dati)

Costituisce dato personale qualunque informazione relativa a persona fisica, identificata o identificabile, anche indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione, ivi compreso un numero di identificazione personale.

Dati di Utilizzo

Sono i dati personali raccolti in maniera automatica dal Sito (o dalle applicazioni di parti terze che la stessa utilizza), tra i quali: gli indirizzi IP o i nomi a dominio dei computer utilizzati dall'Utente che si connette al Sito, gli indirizzi in notazione URI (Uniform Resource Identifier), l'orario della richiesta, il metodo utilizzato nel sottoporre la richiesta al server, la dimensione del file ottenuto in risposta, il codice numerico indicante lo stato della risposta dal server (buon fine, errore, ecc.) il Paese di provenienza, le caratteristiche del browser e del sistema operativo utilizzati dal visitatore, le varie connotazioni temporali della visita (ad esempio il tempo di permanenza su ciascuna pagina) e i dettagli relativi all'itinerario seguito all'interno del Sito, con particolare riferimento alla sequenza delle pagine consultate, ai parametri relativi al sistema operativo e all'ambiente informatico dell'Utente.

Utente

L'individuo che utilizza questo Sito, che deve coincidere con l'Interessato o essere da questo autorizzato ed i cui Dati Personali sono oggetto del trattamento.

Interessato

La persona fisica o giuridica cui si riferiscono i Dati Personali.

Responsabile del Trattamento (o Responsabile)

La persona fisica, giuridica, la pubblica amministrazione e qualsiasi altro ente, associazione od organismo preposti dal Titolare al trattamento dei Dati Personali, secondo quanto predisposto dalla presente privacy policy.

Titolare del Trattamento (o Titolare)

La persona fisica, giuridica, la pubblica amministrazione e qualsiasi altro ente, associazione od organismo cui competono, anche unitamente ad altro titolare, le decisioni in ordine alle finalità, alle modalità del trattamento di dati personali ed agli strumenti utilizzati, ivi compreso il profilo della sicurezza, in relazione al funzionamento e alla fruizione di questa Applicazione. Il Titolare del Trattamento, salvo quanto diversamente specificato, è il proprietario di questo Sito.

Questo Sito

Lo strumento hardware o software mediante il quale sono raccolti i Dati Personali degli Utenti.

Servizio

Il Servizio fornito da idfox.it così come definito nei relativi termini (se presenti) su questo sito.

Unione Europea (o UE)

Salvo ove diversamente specificato, ogni riferimento all'Unione Europea contenuto in questo documento si intende esteso a tutti gli attuali stati membri dell'Unione Europea e dello Spazio Economico Europeo.

Cookie

Piccola porzione di dati conservata all'interno del dispositivo dell'Utente.

Riferimenti legali

La presente informativa privacy è redatta sulla base di molteplici ordinamenti legislativi, inclusi gli art. 13 e 14 del Regolamento (UE) 2016/679.

Ove non diversamente specificato, questa informativa privacy riguarda esclusivamente idfox.it.

 

 

 

IDFOX Srl

Via Luigi Razza, 4; 20124; Milano

Telefono +39 02344223

E-mail: max@idfox.it